La 88ma divisione di fanteria aveva combattuto già durante la prima guerra mondiale ed alla fine del conflitto era stata disattivata. Il 15 luglio 1942 venne ufficialmente riattivata a Camp Gruber in Oklahoma. Insieme alla 85ma divisione fu una delle prime unità ad essere interamente composta di coscritti selezionati per creare un’unità di combattimento che poteva competere con le unità dell’Asse.
L’esercito americano durante la seconda guerra mondiale era costituito interamente da cittadini in uniforme, provenienti da una società democratica e non militarista.
Negli anni di preparazione alla guerra, mentre la Germania nazista accelerava i programmi di armamento e sottoponeva intere generazioni di tedeschi ad addestramento militare, gli Stati Uniti mantenevano un esercito di solo 280.000 unità, ma in realtà gli effettivi erano meno della metà: una forza nemmeno in grado di controllare e difendere il continente.
Dopo la partecipazione alla prima guerra mondiale, gli Stati Uniti si erano isolati, politicamente e strategicamente, convinti che le tensioni irrisolte in Europa avrebbero presto infiammato il continente e si proponevano di non esserne coinvolti. Non vi erano motivazioni sufficienti perché la società acconsentisse all’avvio di programmi di armamento e di preparazione delle forze armate.
Quando gli Stati Uniti decisero che l’intervento era necessario, la politica del presidente Frankin Delano Roosevelt portò all’approvazione di diversi atti tra cui il Lend-Lease Act, grazie al quale gli Stati Uniti iniziarono a vendere ed affittare enormi quantità di armamenti agli Alleati, innescando indirettamente la riattivazione delle linee di produzione industriale e di tutti gli altri meccanismi della macchina bellica nazionale.
Non era facile colmare il vantaggio degli eserciti dell’Asse in termini di preparazione ed esperienza. L’obiettivo dell’attivazione di unità quali la 88ma divisione di fanteria era di formare unità altamente addestrate, potendo scegliere tra i ranghi delle unità già attive e selezionando tra le reclute. L’attesa nei confronti di queste unità era grande.
Buona parte dei soldati del nucleo iniziale proveniva dal New England, ma con il passare dei mesi alla divisione si unirono cittadini in uniforme da ogni parte degli Stati Uniti, rappresentando davvero ogni professione ed estrazione sociale.
La divisione fu addestrata per la guerra nel deserto perchè era destinata a combattere in Nord Africa. Quando attraversò l’Atlantico verso Casablanca in Marocco, alla fine del 1943, la guerra in Nord Africa era finita, le forze dell’Asse erano state sconfitte in questo teatro delle operazioni. Via treno l’88ma divisione giunse a Oran e poi a Magenta, dove completò una fase di addestramento alla guerra di montagna.
Nel febbraio 1944 l’intera divisione terminò il lungo tragitto verso i campi di battaglia ed arrivò in Italia, a Napoli, pronta ad affrontare il proprio destino, con l’obiettivo di dimostrare d’essere la migliore divisione impiegata nel teatro.
La divisione entrò in azione durante la Battaglia di Cassino e l’avanzata verso Anzio e Roma. Fu la prima unità Alleata ad entrare a Roma il 4 giungo 1944.
Partecipò a tutte le principali azioni della campagna d’Italia, giungendo sulle sponde del fiume Po attorno al 24 aprile 1945.
La divisione fu anche la prima unità Alleata ad unire il fronte mediterraneo a quello europeo, congiungendosi con la 103ma divisione americana proveniente dalla Baviera. Ciò avvenne alle 10:51 del 4 maggio 1945.
Dopo la fine della guerra contro la Germania, l’88ma divisione fu incaricata di custodire e controllare il grande numero di prigionieri tedeschi detenuti in numerosi campi di prigionia lungo la penisola.
Uno degli ultimi compiti operativi della campagna d’Italia dell’ 88ma divisione fu di presidiare la linea Morgan, come era chiamata la linea di confine tra Italia e Jugoslavia, un settore ad alto rischio e in cui si verificarono diversi incidenti. La 88ma divisione operò in prossimità di Gorizia, in Friuli Venezia Giulia.
La divisione fu guidata dal generale John Sloan fino al settembre 1944 e dal generale Paul Kendall fino al termine delle ostilità contro la Germania. Il generale James Fry, prima comandante del 350° reggimento e poi assistente comandante della divisione, guidò la divisione nel periodo di gestione dei campi di prigionia fino al novembre 1945 mentre il generale Bryant Moore comandò la divisione per il restante periodo di occupazione. Durante la campagna d’Italia la divisione perse complessivamente più di 11 mila soldati.
Il 752° battaglione carri fu una delle prime unità di questo tipo ad essere attivata durante il secondo conflitto mondiale. L’attivazione avvenne nel gennaio 1941 a Fort Knox, nel Kentucky, oggi sede della scuola carristi dell’Esercito Statunitense (US Army Armor Center).
Tra aprile e luglio 1942 l’unità fu addestrata nel deserto del Mojave, California, in preparazione alla guerra in Nord Africa. Questo periodo di addestramento fu guidato dal generale George Patton, pioniere nell’uso dei mezzi corazzati in battaglia e leader carismatico.
Completato l’addestramento in patria, l’unità si imbarcò nell’agosto 1942, diretta verso l’Inghilterra per una ulteriore fase di addestramento. Giunse quindi in Nord Africa nel gennaio 1943 e venne trasferita a Napoli nel gennaio 1944.
Il battesimo del fuoco per l’unità non si verificò in Nord Africa, ma durante le operazioni di sfondamento della testa di ponte di Anzio, nel maggio 1944. Da questo momento in poi l’unità partecipò a numerose operazioni, dimostrando il proprio valore e la superiorità dell’addestramento sostenuto.
I battaglioni carri indipendenti operavano in supporto alle unità di fanteria, solitamente sprovviste di mezzi corazzati. Nelle fasi finali della Campagna d’Italia supportò la 34ma divisione di fanteria “Red Bulls” e la 88ma divisione di fanteria “Blue Devils”. Insieme alla 88ma divisione di fanteria partecipò alla liberazione di Cornuda.